Leggevamo  ad  Albate  19-02-2016    Sala  Villa    Pulsante

Venerdì 19 febbraio il secondo incontro di “Leggevamo da Albate IV edizione”.

Il saluto di Enzo Barni, ospitati presso la sala F. Villa dell’Unione Circoli Cooperativi , ha dato il via alla serata.

Nel precedente incontro due erano le proposte uscite per invitare i lettori che alcuni lettori hanno proposto : “la condizione della donna” e “l’amicizia”. Enzo ci ha presentato una poesia di Alda Merini , “ poetessa dei Navigli “, una poesia dedicata alle donne tratto dal libro “Vuoto d’amore

Ci sono donne...
E poi ci sono le Donne Donne...
E quelle non devi provare a capirle,
perchè sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle, e non devi dare loro il tempo il tempo di pensare.
Devi spazzare via con un abbraccio
che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto.
a bassa, bassissima voce. Perchè si vergognano delle proprie debolezze e, dopo
averle raccontate si tormentano - in una agonia
lenta e silenziosa - al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e
bisognose per un piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi
allontanarsi.
Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a
spogliarsi son brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perchè non sai
quanto gli occhi di una donna possono trovare
scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po' ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.

Giuseppe ci ha proposto di Sebastiano VassalloLa morte di Marx ed altri racconti” il brano “Dialogo sulla democrazia
Disquisizione filosofica sulla democrazia fra uno che andrà a votare e uno che non ci andrà in un racconto dello scrittore Sebastiano Vassalli.
Nel racconto si afferma che la democrazia intesa come governo del popolo non esiste in nessun stato, ma è una finzione basata sulla furbizia di pochi e sull’ingenuità dei più e che presuntuosamente ci fa sentire perfetti.La democrazia che si fonda sul voto è un’oligarchia camuffata in cui pochi comandano e i più sono sudditi.Quanti tra gli eletti alle massime cariche dello stato sono esperti in scienze politiche e quanti i politicanti furbi le cui scuole sono i partiti politici? La democrazia oggi è l’apoteosi dell’uomo massa e del pensiero prepensato. Con le elezioni sì fanno governi aristocratici, basati sugli interessi e sugli umori che muovono una società e sulla furbizia dei singoli che si candidano a rappresentare quegli umori e quegli interessi. L’uomo elettore è manipolato con i meccanismi della propaganda ed è strettamente imparentato con l’uomo consumatore creato dall’industria e all’uomo spettatore creato dalla televisione. Come rimedio si auspica quindi una forma più avanzata dell’uso della ragione che metta al bando le utopie e che consideri la natura dell’uomo in quanto tale. Le illusioni che spingono a volersi male, ma anche quelle opposte che dovrebbero indurre o a volersi bene portano solo catastrofi. Davanti all’ostacolo bisogna fermarsi a studiarlo e chiamare le difficoltà con il loro nome.
Colui che non andrà a votare comunque ritiene a che al momento il dominio dei furbi sia inevitabile e spera che l’umanità riesca a sopravvivergli.


Giovanna ha invece proposto "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee, perchè oggi è stato dato l'annuncio della sua morte all'età di 89 anni in Alabama.
Harper Lee nel 1960 ha ricevuto il premio Pulitzer, premio molto prestigioso negli Usa. Il libro è ambientato in una cittadina del "profondo" sud degli Stati Uniti, la vicenda è narrata da Scout, una ragazzina, figlia di un avvocato che si trova a difendere, come avvocato d'ufficio, da un'accusa di violenza sessuale un ragazzo afroamericano e nonostante che il ragazzo venga assolto, viene comunque condannato a morte.
Il racconto è lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che proprio di tutti noi, con i suoi limiti, le sue scoperte e i suoi miti.

Lorenza, nuova lettrice di questa edizione , ha letto un brano del libro di cui è l’autrice “Salmo a sera
Seguendo una delle due tracce proposte la volta precedente - la condizione della donna - ho scelto
di leggere “Il sentiero dell’inferno”. Breve poemetto, contenuto nella mia raccolta – di poesie e brevi poemetti teatrali – “Salmo a sera”. Chi parla è una madre schiacciata dal dolore per la condizione del proprio figlio. In realtà è a lui che si rivolge, ormai adulto e tossicodipendente. Non c’è un marito e un padre con cui condividere quel peso esistenziale, andato via ancor prima di assumersi fino in fondo la responsabilità di coniuge e di genitore, lasciando sulle spalle della moglie ogni peso. Il finale – tutto da leggere e lasciare risuonare nelle intercapedini del cuore - esprime il desiderio d’amore più grande e disperato, come può esserlo quello di una madre che vorrebbe altro per il proprio figlio.

Lorenza Auguadra
Salmo a sera, ed. Pagine – Roma, 2014 (solo in formato e-book. acquistabile via internet sul sito della Casa editrice, mediante Amazon, con possibilità di sfogliare e leggere le prime pagine)
.

Rosalba , di Alan Bennet, ci ha proposto alcune pagine de “La sovrana lettrice
A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d'Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all'ultima pagina, anzi all'ultima riga.

Luigi ci ha invece presentato un articolo pubblicato sul quotidiano “Avvenire” in occasione del “Giorno del Ricordo” 2016 . In particolare la storia di Egea, la bambina profuga che viene raffigurata in tanti manifesti dell’Esodo Istriano.
Ecco l'articolo:

Giancarlo ha letto "Invertendo l'ordine dei fattori" di Lello Gurrado è un libro singolare, ironico, divertente, ma anche ricco di spunti che fanno riflettere. Il protagonista è Gianni, un esperto orologiaio, come suo padre e suo nonno, e al suo lavoro si è sempre dedicato con passione. Ma il mondo cambia in fretta: plastica, centri commerciali, orologi usa e getta avanzano irrefrenabili e per un negozio come il suo sembra non ci sia più posto. Alla crisi lavorativa si aggiunge anche una crisi esistenziale: il figlio Marco vuole rivoluzionare tutto. "Gianni è ancora il direttore del negozio, certo, ma nessuno sembra aver più bisogno di lui. Allora basta, è ora di cambiare. Smontare gli ingranaggi prima che gli ingranaggi smontino te". La pagina letta, si riferisce a un incontro molto umano tra Gianni e Ferenc, uno zingaro capitato in negozio per riparare un vecchio orologio; il bilanciere è andato, danno non riparabile. Ferenc è disperato perché voleva regalare quell'orologio a una prostituta e Gianni gliene dà uno nuovo.

Walter, nuovo lettore di Leggevamo, ci ha proposto “Le metamorfosi” di Ovidio.
Fetonte di Ovidio Nasone da Sulmona che nacque nel 43 a.c. Un anno prima nel 44 morì in una congiura Giulio Cesare. Ovidio frequentava Gaio Giulio Cesare Augusto. Scrisse qualche cosa fuori luogo e fu esiliato a Tomi oggi Costanza – Mar Nero. Ovidio ha scritto “Le Metamorfosi”; storie mitologiche che ci sono pervenute utilizzate nel tempo. La mitologia è storia leggendaria straordinaria che vuole spiegare la Società umana, l’Umanità da quando ci siamo imposti sulla faccia della terra; secondo le nostre teorie evolutive, all’ultimo minuto prima che scocchi il nuovo anno. Gli Dei o un solo Dio; le Metamorfosi o la Bibbia. Il mondo greco e latino guardavano alle origini con la mitologia e le metamorfosi. Gli Ebrei primi e noi dopo eredi dell’Impero romano, con Costantino e grazie a sua mamma Elena, tramite la Bibbia.
Fetonte è il figlio di Febo il dio Sole e di Climene una ninfa, sposa di Merope Re degli Etiopi. In una descrizione di straordinaria bellezza Fetonte s’inerpica e va a trovare nella sua reggia il padre Febo; deve sincerarsi di esserne il figlio …..magari la mamma gli avesse millantato una conoscenza altolocata. Febo si dimostra disponibile, aperto e subito riconosce il figlio, giura e offre di soddisfarne qualsiasi desiderio. Fetonte risoluto chiede di guidare per un giorno il carro del Sole. Febo Apollo, ha giurato e a fronte della richiesta cerca di dissuaderlo. Il figlio invece incoscientemente ambisce, desidera, arde di effettuare il viaggio. Il padre cede alla brama, ammonisce il figlio dell’insensatezza del desiderio e del grave rischio a cui va in contro; lo istruisce fino all’ultimo e poi lo lascia partire. Disastro immediato, il mondo, l’universo è sconvolto, bruciano i monti, i fiumi e i mari si seccano. Le città e l’umanità soccombono. La Terra, la madre Terra disperata e offesa dall’arsura si appella al grande Giove e gli chiede di fare giustizia senza misericordia. Giove con un fulmine, un missile aria aria tira giù Fetonte che rotola in Eridano, il Po …e ti pareva! Altre ninfe le Naiadi Esperie, sorelle di Fetonte, piangono il fratello morto. Le sorelle ninfe i pioppi ricurvi del Po seppelliscono il fratello e lasciano un epitaffio in sua memoria: “QUESTA E’ LA TOMBA DI FETONTE, AURIGA DEL CARRO DEL SOLE; SE NON FU IN GRADO DI REGGERLO, TUTTAVIA CADDE OSANDO UNA GRANDE IMPRESA”.
Il racconto si conclude:” ….degno di pietà, il padre aveva nascosto il volto adombrato da tanta dolorosa sventura”.
Nella mitologia ci sta anche Freud Sigmund, il padre della “psicopatologia della vita quotidiana”
Walter Trentini Trinaistich

Andrea ha presentato “SUD La spedizione dell’Endurance” di Ernest Shackleton.
Immobile e nascosto per centinaia di secoli come il drago che custodiva il vello d’oro, il continente antartico sembra destarsi in maniera inconsulta e spietata ai primi del Novecento.
Nasce così la spedizione dell’Endurance, con l’intento di traversare il continente antartico da una costa all’altra, partita da Plymouth nell’agosto del 1914 – praticamente allo scoppio.
della Grande Guerra – fallisce però quasi prima di iniziare.
La nave rimane, infatti, bloccata nel pack del Mare di Weddell nel 1915, finendo poi stritolata dai ghiacci polari. Ma è paradossalmente proprio a partire da questo sfortunato evento che il capitano Shackleton dà vita alla più grande e alla più disperata delle avventure antartiche: trarre in salvo i ventisette uomini che sono con lui.

Flavio ha proposto, legando la scelta al tema “amicizia” proposto nello scorso incontro, “Qualcuno con cui correreDavid Grossman. Oltre l’amicizia fra diversi personaggi c’è quella del protagonista Assaf con la cagna Dick.
Assaf è un sedicenne timido e impacciato; inseguendo un cane per le strade di Gerusalemme viene condotto in luo¬ghi impensati, di fronte a inquietanti personaggi. Fino a in¬contrare Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita da casa per salvare il fratello tossicodipendente. Il mistero e il fascino di Tamar catturano Assaf, che decide di andare fino in fondo, di "correre" con lei... Qualcuno con cui correre è un romanzo di forza dickensia-na, un libro capace di penetrare come nessun altro nel mi¬stero dell'adolescenza, superando chiusure e difficoltà per mostrarci la generosità e la grandezza di cui i giovani so¬no capaci.

Il bravo Giulio alla tastiera ha accompagnato le varie letture con brani di Yiruma – River flows in you, Glenn Miller - In the mood, Johan Pachelbell – Canone in D e dello stesso Giulio Rossini - Esplosione

L’appuntamento è per 18 marzo 2016 presso la sede del Club Amici di Trecallo in via all’Aja Trecallo – Como
E non dimenticate di portare il vostro libro da leggere.