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Campo  Solare Baita Monte Goi 1955

I M P O R T A N T E

Chi  avesse  foto , documenti , riguardanti  la  Cooperativa  o  accadimenti  ad  Albate  dal  1900  ad  oggi  che possano  considerarsi  storici  o  documentaristici e  che volesse  vederli  pubblicati  su  questo  sito  ,  è  pregato  di  inviare  una  e-mail   a webmaster@ucc.it per  essere  contattato ,  si  assicura  la  citazione  fonte  dei  documenti

Nel   1950  la  Cooperativa  Consumo  Albatese  ;  ( che  nel  1965  assumerà  la  denominazione  Unione  Cooperativa  Comasca  e  nel  1974  quella  attuale  di  Unione  Circoli  Cooperativi ) , organizzava  a  beneficio  dei  figli  in  età  scolastica  dei  propri  Soci  ,  il  campo  solare  estivo  gratuito.

A   turno  di  giorni  alterni , alle  9  del  mattino ,  accompagnati  dai  maestri  Tanzi  o   Cannavò  coadiuvati  da alcuni  accompagnatori , si  saliva  verso  la  Baita  Monte   Goi .

La   giornata  trascorreva  in  giochi  e  corse  nel  vasto  spazio  boschivo  della  Baita .

Nel   giocare  non  si  aveva  le  esigenze  create  dal  mondo  tecnologico , bastava  un  bastone  ed  un  cerchione  di   bicicletta  per  corrergli   appresso  dimostrando  così  la  propria  abilità  facendolo  rotolare  evitando  ostacoli , come  pure  il  “darsela” ,  che   consisteva  nel  rincorrere  i  compagni  di  gioco  cercando  di  toccarne  uno  per   passare  la  mano  ,  diventando  così  un  inseguito  anziché  un  inseguitore .

Ricordo  anche  il  “circuito” ,  si  costruiva  nella  terra  o  sabbia  una  pista  ,  con  tanto   di  salite , discese  e  curve , con  delle  biglie  a  turno  con  le  dita  si  faceva   rotolare  la  stessa  cercando  di  non  uscire  dagli  argini ,  pena  il  ritorno  al  punto  di  partenza  ,  il  più  abile  arrivava  al  traguardo  con  meno  tiri  di  biglia , vincendo  la  gara .

Ma   il  più  in  voga  ed  attuabile  in  qualsiasi  situazione  era  il  “Gioco delle figurine “ ,  che  consisteva  nel  lanciare  una  figurina  verso  di  un muro  da  una   distanza  di  alcuni  metri , chi  arrivava  più  vicino   alla  parete  si  prendeva  le   figurine  dei  partecipanti , c’erano  dei  fuoriclasse  che  tramite  presunti  calcoli  e  modi  di  lancio  riuscivano  a  mettere  in  bilico  la  figurina  tra  la  parete  del  muro  ed  il  piano  della  terra .

Verso  le  10  arrivava  il  motocarro  ”Guzzi”  con   il  fabbisogno  per  preparare  il  pranzo  e  vari  rifornimenti  ,  condotto  da  Pin  Peverelli  ,  a  mo  di  aiuto  ,  ai  margini  della  strada  lo  incitavamo  a  salire  ,   dato  che  la  salita  era  ripida  ,  il  mezzo  vecchiotto  ed  a  pieno  carico .

A   mezzogiorno  si  pranzava  con  pietanze  cucinate  da  Laura  che  con  l’aiuto  di  altre   persone  si  impegnavano   per  tutto  il  periodo  estivo  a  preparare  i  cibi ; come  bevanda  ,  con  15  lire  ( in  alternativa  dell’ottima  acqua  del  pozzo  della  baita )  si  aveva   una  bibita  del  “gazusat Bianchi“ ( nota   ditta  locale  di  bevande  gassate  elaborate  con  proprie  ricette , le  più  famose  erano  la  “gassosa”  la  “spuma scura “  il “ chinotto” ,  che  per  molti  anni  hanno  dissetato  gli  abitanti  di  Albate ) , ricordo  ancora  il  sapore  della  “spuma scura” ,  sarà  forse  perché  i  palati  degli  anni  50  non  erano  ancora  “addomesticati “  come  gli  attuali , fatto  sta  che  a  mio  giudizio  era  favolosa .

Dopo   pranzo , sulle  sedie  a  sdraio  all’ombra  dei  pini  e  castani  ci  si  riposava  al  canto  delle  cicale  ,  sembravano  un  coro  vocale  con  tanto  di  direttore  d’orchestra  che  evidenzia  gli  assolo .

Nel  tardo  pomeriggio  si  scendeva  verso  Albate  per  far  ritorno  a  casa .