. 2ª P A R T E
Conferenza  Pubblica   di  Alessandra  Kersevan  1  Febbraio  2014

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Dopo l’aggressione nazifascista alla Jugoslavia, fra il 1941 e l’8 settembre del 1943, il regime fascista e l’esercito italiano misero in atto un   sistema di campi di concentramento in cui furono internati decine di migliaia di jugoslavi: donne, uomini, vecchi, bambini, rastrellati nei villaggi bruciati con i lanciafiamme.

Lo scopo di Mussolini e del generale Roatta, l’ideatore di questo sistema concentrazionario, era quello di eliminare qualsiasi appoggio della popolazione alla resistenza jugoslava e di eseguire una vera e propria pulizia etnica, sostituendo le popolazioni locali con italiani. Arbe-Rab, Gonars, Visco, Monigo, Renicci, Cairo Montenotte, Colfiorito, Fraschette di Alatri sono alcuni dei nomi dei campi in cui furono deportati sloveni, croati, serbi, montenegrini e in cui morirono di fame e malattie migliaia di internati.

Una tragedia rimossa dalla memoria nazionale e raccontata in questo libro anche grazie ad una importante documentazione in gran parte inedita fatta di foto, lettere, testimonianze dei sopravvissuti.

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ALESSANDRA KERSEVAN - Ricercatrice storica, da anni si dedica allo studio della storia del Novecento delle terre del confine orientale. 

Nel 1995 ha pubblicato Porzûs. dialoghi sopra un processo da rifare, studio su una delle più controverse vicende della Resistenza italiana; nel 2003 ha svolto per conto del Comune di Gonars una ricerca sul campo di concentramento istituito in quel paese del Friuli, Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943.

Nel 2005, per conto della Commissione europea e del Comune di Gonars, è stata autrice del documentario The Gonars Memorial 1942-1943: il simbolo della memoria italiana perduta. È coordinatrice della collana “Resistenzastorica” delle edizioni Kappa Vu.

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Wikipedia - Cenni biografici

Alessandra Kersevan (Monfalcone, 18 dicembre 1950) è una storica, insegnante ed editrice italiana, specializzata in storia e cultura del Friuli-Venezia Giulia e del confine orientale tra le due guerre.

Insegnante fino ai primi anni novanta, Alessandra Kersevan si è dedicata fin dal 1992 alla stesura di saggi storici sulle questioni di confine tra Italia e Jugoslavia[1], soprattutto in relazione all'occupazione fascista di Croazia e Slovenia e alla dibattute questioni del massacri delle foibe, l'eccidio di Porzûs e degli esuli giuliano-dalmati.

La sua prima opera, Che il mondo intero attonito sta (1992), descrive la figura di Giorgio Nogara, arcivescovo di Udine tra le due guerre, ritenuto contiguo e fiancheggiatore del fascismo; altre opere hanno riguardato il comportamento delle truppe italiane nei territori occupati in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale (Un campo di concentramento fascista : Gonars 1942-1943, 2003) e il ruolo della polizia fascista e di suoi fiancheggiatori civili nel rastrellamento e la repressione di resistenti, sia italiani che jugoslavi.

Per Nutrimenti (2008) ha dato alle stampe, inoltre, Lager italiani, storia degli internati slavi nei territori occupati dall'Italia fascista[2].

Alla fine degli anni ottanta ha lanciato a Udine, in collaborazione con altri, la casa editrice Kappa Vu, specializzata in ricerca storica sui fatti friulani-giuliani tra le guerre, ma anche in scrittura dialettale friulana[3].

Per la sua opera di revisione storica Alessandra Kersevan è divenuta il destinatario di critiche, anche accese, a opera delle associazioni dei profughi istriani sparse in tutta Italia; oggetto delle critiche, la messa in discussione da parte sua del numero delle vittime delle foibe[4], giudicato troppo elevato in raffronto ai documenti storici a disposizione, e soprattutto la contestazione del fatto si trattasse di massacri etnici, laddove Kersevan sostiene che a finire uccisi furono in gran parte noti collaborazionisti e spie della polizia fascista[4]. Kersevan ritiene necessario che la storiografia riveda il concetto di «italiani brava gente»[4] e investighi maggiormente sui numerosi crimini di guerra italiani in varie zone di conflitto, dal fronte orientale al nord Africa[4].

La presenza di Kersevan in varie celebrazioni del giorno del ricordo (10 febbraio) come relatrice è stata più volte oggetto di contestazione, e anche in seguito, ospite in Rai alla trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta del 13 febbraio 2012, allorché contestò l'erronea attribuzione di una foto ai fatti delle foibe — laddove, come risulta dagli archivi di Stato sloveni, essa era riferita all'esecuzione di alcuni jugoslavi a opera di soldati italiani — fu ripresa dal conduttore Vespa e fatta oggetto di paragone con il KGB sovietico dall'ex-MSI Maurizio Gasparri, anch'egli presente in trasmissione[5].

Ancora, più recentemente, nel febbraio 2013 un previsto incontro all'Università di Verona fu annullato dal rettore Alessandro Mazzucco per motivi di sicurezza[6] dopo le reazioni di alcune associazioni di estrema destra e di profughi istriani alla notizia che Kersevan avrebbe tenuto la presentazione di un suo libro nell'ateneo scaligero[6]

Note

  1. ^ Chi siamo : Alessandra Kersevan. URL consultato il 30 giugno 2012.
  2. ^ Paolo Rumiz, I volenterosi carnefici del Duce in «la Repubblica», 13 aprile 2008. URL consultato il 30 giugno 2012.
  3. ^ Kappa Vu ed.. URL consultato il 30 giugno 2012.
  4. ^ a b c d Le foibe tra mito e realtà: intervista ad Alessandra Kersevan, 11 febbraio 2011. URL consultato il 30 giugno 2012.
  5. ^ Michele Smargiassi, Non dire falsa testimonianza in «la Repubblica», 23 marzo 2012. URL consultato il 30 giugno 2012.
  6. ^ a b Angiola Petronio, Incontro revisionista sulle foibe. Il rettore lo sospende: inopportuno in «Corriere del Veneto», 12 febbraio 2013. URL consultato l'11 marzo 2013.

Opere storiche

  • (con Pierluigi Visintin). Che il mondo attonito sta. Giuseppe Nogara, luci e ombre di un arcivescovo 1928-1945, Udine, Kappa Vu, 1992
  • Porzûs. Dialoghi sopra un processo da rifare, Udine, Kappa Vu, 1995,ISBN 9788889808757
  • Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943 2003, Udine, Kappa Vu, 2003, ISBN 9788889808702
  • Lager Italiani, Roma, Nutrimenti, 2008, ISBN 9788888389943